Alghe Wakame e Kombu: Benefici Alimentari - Sifa Dieta

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ALGHE ALIMENTARI: wakame e Kombu

ALGHE ALIMENTARI: wakame e Kombu

ALGHE ALIMENTARI: wakame e Kombu

Introduzione

Le alghe marine commestibili, chiamate anche ortaggi di mare, sono piante che crescono nel mare. Le popolazione dell’Asia orientale (Giappone, Corea e Cina) le consumano regolarmente fin dai tempi antichi. Il risultato di una tale dieta è un consumo molto elevato di iodio e un’incidenza estremamente bassa di cancro al seno. In Europa, invece, c’è un notevole disinteresse per il loro consumo, e di conseguenza la coltivazione di alghe autoctone è trascurabile. La dieta macrobiotica, arrivata in Europa dal Giappone, ha contribuito all’introduzione delle alghe edibili nella nostra dieta di base. È apparsa soprattutto nei paesi postindustriali più sviluppati, dove le diete vegetariane e macrobiotiche sono sempre più diffuse e dove, a causa del crescente interesse, le alghe marine vengono importate allo stato essiccato. Tuttavia, ad eccezione della Francia, non esistono regolamenti specifici europei riguardanti il ​​loro utilizzo per il consumo umano.

Alghe wakame e kombu

Undaria pinnatifida e Laminaria digitata japonica (nomi commerciali rispettivamente Wakame e Kombu) sono le alghe brune (Phaeophyceae) più utilizzate nella dieta macrobiotica. Questo tipo di approccio alimentare fa si che queste alghe vengano consumate quotidianamente, anche se in piccole quantità. La loro composizione chimica indica che Wakame e Kombu sono ingredienti preziosi per qualsiasi dieta, ma sono anche di particolare importanza nutritiva per vegani e vegetariani, perché insieme a legumi e cereali rappresentano la fonte supplementare di proteine. Rispetto alle piante terrestri le alghe marine hanno un contenuto di vitamine 10-20 volte superiore e rappresentano un’ottima fonte di vitamine  A, D, E, B e B12, sebbene la biodisponibilità della vitamina B12 sia bassa. Sono un’ottima fonte di minerali grazie alla loro capacità di assorbire sostanze inorganiche dall’oceano per mezzo della loro struttura polisaccaridica. Apportano un contenuto di minerali nettamente superiore alle piante terrestri o altri alimenti, motivo per cui le alghe sono efficaci in quantità supplementari relativamente piccole e possono fornire al nostro cibo molti elementi mancanti. Ricche di microelementi tra cui magnesio, calcio, fosforo e iodo, ma anche sodio e potassio. I carboidrati contenuti, sono principalmente fonti di fibre indigeribili dall’uomo e sono quindi considerate fibre alimentari. Differiscono chimicamente e fisicamente da quelle. Il contenuto di lipidi nelle alghe è molto basso, variando dall’1 al 5% della sostanza secca. Tuttavia, hanno una percentuale più elevata di acidi grassi insaturi rispetto alle piante terrestri. Inoltre, le alghe marine possiedono attività antibiotica e anticancerogena. Contengono lignani che vengono prontamente convertiti dalla microflora intestinale e in molecole estrogeniche non steroidee, il che spiega il loro effetto terapeutico e preventivo contro le neoplasie indotte da estrogeni.

Si riportano le tabelle con contenuto di amminoacidi, vitamine e minerali di alga wakame e kombu a confronto (Fig. 1 e 2)

contenuti a confronto
Fig. 1 contenuti a confronto
Vitamine presenti nelle alghe
Fig.2 Vitamine presenti nelle alghe

Glutammato monosodico

Le alghe marine apportano una buona quantità di acido glutammico, in particolare glutammato monosodico, un amminoacido. È stato visto che MSG ha un ruolo importante nello sviluppo del cervello. I normali livelli di glutammato monosodico aiutano anche nell’apprendimento e nella memoria. Al contrario, una grande quantità di glutammato monosodico nel cervello è stata associata a malattie neurologiche come la SLA (sclerosi laterale amiotrofica o morbo di Lou Gehrig), morbo di Alzheimer, sclerosi multipla, morbo di Parkinson, ictus, ecc. Problemi legati alla produzione o all’uso di glutammato monosodico sono stati anche collegati a una serie di disturbi della salute mentale, tra cui autismo, depressione, disturbo ossessivo-compulsivo (TOC) e schizofrenia. Il glutammato di sodio o glutammato monosodico è una sostanza che si trova naturalmente in alcuni alimenti, ma è un composto utilizzato nell’industria alimentare per esaltarne il sapore. Il composto è un amminoacido non essenziale, contenuto in pomodori, latte, funghi, pesce o formaggio. Nell’industria alimentare, il glutammato di sodio è anche noto come MSG o E621. Il suo ruolo è quello di esaltare il sapore dei piatti, poiché ha la capacità chimica di esaltare il sapore. Il glutammato monosodico in sé, infatti, non ha sapore, ma si attiva quando viene abbinato a spezie o cibi aromatizzati.

Conclusioni

Le alghe alimentari hanno anche azione antiossidante, drenante e detossificante, i loro valori nutrizionali e le loro specifiche proprietà le rendono funzionali grazie al contenuto di minerali, vitamine e beta carotene. Inoltre, in particolare l’alga kombu, possono supportare la digestione, da utilizzare nella cottura dei legumi, ad esempio, per minimizzare un eventuale gonfiore. Per queste ragioni possono essere inserite all’interno di una dieta varia ed equilibrata.

AUTORE
Dott. Fabrizio D’Agostino

  • Laureato in Scienze Motorie
  • Laureato in Biotecnologie per la salute
  • Laurea specialistica in Scienze della Nutrizione Umana
  • Master in Dietetica Applicata allo Stile di Vita: dalla Sedentarietà all’Attività Sportiva
  • Presidente della SIFA (Società Italiana Fitness e Alimentazione)
  • Ideatore del software per l’allenamento Fitnessplay.net 
  • Ideatore del software nutrizionale Sifadieta.com

 

BIBLIOGRAFIA

Evaluation of Marine Algae Wakame (Undaria pinnatifida) and Kombu (Laminaria digitata japonica) as FoodSupplementsNada Kolb1, Luciana Vallorani, Nada Milanovi and Vilberto Stocchi

What is sodium glutamate and what effects it has on health Monica Butnariu, Ioan SaracBanat’s University of Agricultural Sciences and Veterinary Medicine “King Michael I of Romania” from Timisoara, Romania